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I cambiamenti ormonali che caratterizzano la menopausa possono essere all’origine di alterazioni morfologiche e funzionali di tutto l’apparato muscoloscheletrico. Il minor livello di idratazione ed elasticità di muscoli e articolazioni comporta non solo una complessiva riduzione della mobilità, ma è spesso associato all’insorgere di dolore e di una precoce sensazione di affaticamento.
Questi disturbi vengono percepiti come secondari rispetto ad altri sintomi tipici della menopausa e spesso vengono considerati come un’inevitabile condizione con cui dover convivere, eppure molti studi dimostrano che terapie adeguate, associate a una moderata attività fisica, sono in grado di ridurre il dolore e migliorare notevolmente la qualità di vita.
In questo contesto l’osteopatia si inserisce come una terapia complementare utile a ridurre non solo i disturbi muscoloscheletrici che accompagnano le donne dal climaterio alla menopausa, ma anche l’intensità di altri sintomi come cefalea, ristagno linfatico e alterazioni a carico del sistema gastroenterico. Non ultimo, il trattamento osteopatico è in grado di accompagnare il percorso di riabilitazione in caso di incontinenza da sforzo o dolore pelvico, correggendo gli adattamenti posturali e le restrizioni di mobilità che possono concorrere ad aggravare l’intensità dei sintomi.
Grazie a una prospettiva che integra i vari sistemi sia in fase di valutazione che di trattamento, l’osteopatia è in grado di prendersi cura della salute della donna e accompagnarla nelle fasi della vita, inclusa la menopausa.